mercoledì 28 marzo 2012

I Miti Crollano

(canzone bellunese)





Mi sun alpin
me piase el Gin*
perchè anche in degli alpin
gh'è qualche checa


Stefano Benni









*forse Gino Pompanin, nome comune a una cinquantina di guide alpine di eccezionale prestanza fisica.

martedì 27 marzo 2012

mercoledì 21 marzo 2012

Maltusiani per un invito (dell'Unesco) mancato









la giornata internazionale della poesia è quella cosa
che mette in lustro delle persone la rima
e che se l'avessi saputo prima
avrei partecipato anch'i.










(vorrei ringraziare lui - che in realtà è lui - per avermi fatto conoscere lei, e quindi loro. grazie)

L'Informatico


commedia in tre atti. 
personaggi: il barista, un ragazzo con la barba, la maestra del bambino di 10 anni, la mamma del bambino di 10 anni, il bambino di 10 anni.













ATTO I

la scena si apre in un bar. maestra e mamma sorseggiano un caffè. entra il ragazzo con la barba.



ragazzo con la barba: buongiorno!

mamma: buongiorno!

ragazzo con la barba (rivolto al barista): un caffè, grazie.

mamma: ma senti che ti chiedo, conosci una certa sara c.?

ragazzo con la barba: ehm...si, è la ragazza di un amico, perchè?

mamma: perchè ho visto ieri su facebook che era un'amica in comune e così ero curiosa...

maestra: ah, per me il bello di facebook è proprio quello, trovare e ritrovare persone conosciute girando qua e là.

barista (con fare da barista): però è meglio twitter.

bambino di 10 anni: eeeeehhhh!

barista: si bè, è uguale, però come il cellulare, bisogna rimanere nei 180 caratteri per post...

bambino di 10 anni: ma non ci va mai nessuno su twitter!

mamma: ma è una cosa nuova? perchè mi sembra sia uscita l'anno scorso...

bambino di 10 anni: ci saranno due persone su twitter, tu e un altro!

il ragazzo con la barba, divertito, ordina un altro caffè.


FINE ATTO I










ATTO II

stesso bar, stessi personaggi, stessa barba del ragazzo. 



maestra: e pensare che ci hanno fregato, era ieri l'equinozio!

mamma: si, ho visto anch'io su google ieri che era l'equinozio.

maestra: e ma si sente già che sta cambiano, guardi fuori e vedi che...

bambino di 10 anni: cos'è l'equinozio?

3 secondi di silenzio. la maestra strabuzza gli occhi, poi si gira verso di lui.

maestra: come "cos'è l'equinozio"?

bambino di 10 anni (capisce in che guaio si è cacciato e indietreggia): cos'è?

maestra (verso il bambino): COS'E' L'EQUINOZIO?? dovresti saperlo! pensaci! allora, equi...

bambino di 10 anni: ...uguale?


maestra: bene, e nozio?

bambino di 10 anni: ... ... ...

maestra: giorno e notte! uguale giorno e notte! e lo si ha quando inizia la primavera!

bambino di 10 anni (fuggendo dall'ira della maestra, si rivolge al barista): che computer hai tu?

barista: un computer fisso.

bambino di 10 anni: e hai XP?

barista: ehm....

ragazzo con la barba (salvando il barista): no, lui ha windows 7.

bambino di 10 anni: anche io ce l'ho. secondo me XP è una carcassa.

mamma (verso la maestra): ah, per me è arabo. io so solo schiacciare i pulsanti per mettere le foto.

il ragazzo con la barba è sempre più divertito e ordina il terzo caffè.


FINE ATTO II









ATTO III 

medesimo bar, maestra, mamma, bambino di 10 anni col cappotto, per uscire. il ragazzo con la barba beve il caffè. 



maestra (estraendo una sigaretta e rivolgendosi al bambino): guarda che andrai tu oggi a prendermi la taglierina.

bambino di 10 anni: io??? perchè anche oggi?

maestra: così durante la strada potrai ripetere cos'è l'equinozio.

mamma: oh, sono già le 8.10! su, prendi la merenda che andiamo.

maestra: e già, sei proprio in ritardo. su, corri!

mamma: mi raccomando! dove vanno le mani?

bambino di 10 anni: in tasca...

escono tutti, rimane solo il ragazzo con la barba che mescola il suo caffè.

ragazzo con la barba: ehi un momento! ma io non sono amico della mamma del bambino di 10 anni su facebook. come ha fatto a vedere che sono amico di sara?
una stalker.
...una stalker...
una stalker! la mia prima stalker! (pensieroso) certo, bassa, quarantanni con figlio a carico, ma è pur sempre la mia prima stalker.
babbo, fammi un altro caffè che poi vado!

buio.




FIN.

lunedì 19 marzo 2012

Quattro versi per persone che si permutano








dello stadio condotto al parcheggio
in una serata tra le più tristi
a veder dell'umanità il peggio
scopristi tu, il mondo degli














domenica 18 marzo 2012

Sceriffo Root









secondo me, sono stati i negri.

da cosa l'ha dedotto, scheriffo Root?

è una cosa da loro.

cosa, bruciare vive le persone fino all'osso? fanno questo?

i marziani negri, kenny.


Garth Ennis - Preacher






mercoledì 14 marzo 2012

Kick-Ass











fu allora ce finalmente capi. che mi resi conto che sarei potuto non tornare più a essere me stesso. cge cisa sarebbe successo se la prossima operazione fosse andata male? se fossi morto o se fossi diventato uno spastico bavoso? non volevo smettere di esistere. non volevo non rivedere mai più papà.

cazzo.
e se mio fossi reincarnato in qualcos'altro?

mark millar













venerdì 9 marzo 2012

Persian Epic Gore




...Intanto, ai rimuggenti
Urli dei Devi, al turbinar dell'atra
Polve pel ciel, de' cavalli al nitrito
Sospinti in giostra, de' timballi al fremito,
Parea la terra sgretolarsi, e fendersi
Le rupi ai monti. Oh no! sì orrenda pugna
Nessun vide più mai! Detto tu avresti
Veracemente allor d'un assordante
Tuono il mondo echeggiar, giù nelle fitte
Ombre di notte andar nascosto il giorno
In sempiterno. Un rompersi tremendo
Di spade e clave e di lucenti dardi;
Un gorgogliar di sangue in sul terreno,
Sangue di prodi, in ampie pozze. Un mare
Da confine a cofin parea la terra,
Orrendo mar, che spade rilucenti
Vedea guizzar, nodose clave, e dentro
Rincorrersi l'un l'altro i cavalieri...

Ferdowsi - Shahnameh






Frank Miller & Robert Rodriguez non hanno inventato proprio nulla (ma con affetto)

Tatto






il tatto è il più personale dei sensi.
udito e tatto s'incontrano nel punto in cui le più basse frequenze udibili si trasformano in sensazioni tattili.
udire è toccare a distanza.
l'intimità del tatto si fonde con la socialità ogniqualvolta la gente si riunisce ad ascoltare qualcosa di speciale.

R. Murray Schafer - Soundscape





giovedì 8 marzo 2012

mercoledì 7 marzo 2012

Haiku per un cucciolo di cane.









nel buio la Luna
mostra cacche di cane.
sentiero sicuro. 











lo so, lo so, il conteggio delle sillabe non è esattamente esatto...

martedì 6 marzo 2012

"Porti Tu La Pasta?"




troverò il modo
di portare pasta fresca
in tasche color pesca,
fresca come una frasca,
pesca come la lisca
che pesco dalla tasca.
frasca di peschi.
tresche sotto le frasche,
paste nelle tasche,
lische di pesche fresche.
pesco lische
sotto peschi
dalle tasche.
propongo tresche in frasche,
con tasche piene di lische
e preservativi.
tresche si, ma protette.






Zappe ed Intenti




perchè in fondo tutti si è un pò zappatori, e zappatori nel senso stretto del termine, proprio letteralmente. zappatori.
di quelli che zappa muniti dissodano qua e là la terra sotto i loro piedi e che a colpi di vanga portano alla luce nuova terra, nuova Terra, nuova vita.
e sassi, mucchi di sassi.
ebbene tutti noi, e questa volta metaforicamente, abbiamo una nostra personale zappa con la quale colpiamo attorno a noi, chi a casaccio, chi credendo di avere un piano ben preciso: si chiama lavoro.
perchè non c'è differenza tra essere operaio, segretaria, lap dancer, astrologo; cambia semplicemente la forma della zappa. chi ha una chiave inglese, chi un computer, chi un palo, chi dei fondi di caffè. e poco importa se non usi i fondi di caffè per fare l'oroscopo: potresti usare i miei appunti di storia della musica medioevale o il cesto della biancheria sporca che tanto per il capricorno sarebbe una settimana di merda comunque. 
ovviamente ognuno di noi ha una sua personale vocazione in quanto a zappe e bisogna fare molta attenzione nella scelta, perchè ne va della vostra vita futura. faccio un esempio. prendiamo Belen e Rita. Levi-Montalcini. la prima come zappa ha il suo apparato riproduttore e come terreno l'italiano medio, la secondo ha il cervello come suo strumento e la medicina come campo. tralasciando la grottesca immagine di Rita Levi-Montalcini che colpisce un microscopio con il suo cervello come se dovesse vangare dei vetrini, vorrei farvi soffermare sull'eventualità in cui queste due donne si scambino i loro ruoli e di conseguenza le loro zappe. ma ve l'immaginate Belen con una farfalla tatuata sulla corteccia cerebrale e la Montalcini che seziona una cavia con le tette? 
no, ovvio che non ve lo immaginate, e questo anche grazie a un blocco naturale della nostra psiche, una specie di fusibile freudiano che "salta" quando si parla di seni ultraottant... STACK.

la prima cosa quindi, è di essere coscienti e consapevoli nella scelta della zappa, senza però dimenticare l'amore con il quale poi si dovrò adoperarla, che sia per sventrare topi con tumori procurati da noi stessi o video amatoriali.



tutto questo per dire che la mia zappa è una connessione a internet e il terreno il cervello, mio e altrui.





buona zappata!